Si tratta di un antico insediamento religioso presso lama Lamasinata, a tre chilometri dall'abitato in direzione di Carbonara; nell'VIII secolo vi era una chiesa rupestre, chiamata Santa Maria in Gryptam, che diede rifugio ai monaci basiliani in fuga dalle repressioni iconoclastiche. Nell'XI secolo vi sorse un'abbazia benedettina che per tutto il Medioevo fu tappa dei pellegrinaggi verso la Terrasanta. Dal 1139 al 1155 vi soggiornò san Corrado di Baviera[62].
Con la soppressione dell'abbazia, decretata da Roberto d'Angiò nel 1313, il sito venne progressivamente abbandonato, sino a essere trasformato nel XIX secolo in una villa turrita. Il complesso è stato recuperato, a partire dal 1974, dai padri rogazionisti.