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 Modugno ha una storia che risale a tempi remoti, in quanto il territorio comunale è stato abitato sin dalla Preistoria. La città, fondata probabilmente nell'Alto Medioevo, in periodo bizantino, subì le dominazioni normanna e sveva sotto le quali il Sud Italia conobbe un periodo di sviluppo. Modugno faceva parte del feudo concesso agli arcivescovi di Bari. Venne parzialmente distrutta e poi ricostruita nel periodo angioino. Nella seconda metà del XIV secolo era un feudo sotto i re aragonesi i quali concessero la città di Modugno, con Palo del Colle e Bari, agli Sforza. Durante il periodo in cui era ducato sforzesco (e in particolar modo durante il governo di Isabella d'Aragona e Bona Sforza), Modugno visse uno dei periodi di suo massimo splendore. Dopo di che si ebbe una rapida decadenza dovuta alla dominazione spagnola durante la quale, tuttavia, la città seppe dimostrare il proprio orgoglio affrancandosi dal giogo feudale tramite il pagamento di un riscatto. La situazione di crisi continuò anche durante le successive dominazioni austriaca e spagnola.
 
La Rivoluzione Francese fece sentire i propri effetti anche nel Regno di Napoli (di cui ovviamente faceva parte Modugno) dove ci fu una insurrezione giacobina che portò alla costituzione della Repubblica Napoletana. Per contrastare questa Repubblica Napoletana (o Partenopea) si costituì, al comando del card. Ruffo di Calabria, un Esercito della Santa Fede (da cui il nome Sanfedisti) formata da popolani, che voleva far ritornare sul trono il Re Ferdinando IV. Un reggimento di Sanfedisti, per eliminare i simpatizzanti giacobini, attaccarono tutti i paesi della zona e famoso fu l'Assedio di Modugno. Infatti essendo stato innalzato a Modugno l'albero della libertà (che era il simbolo giacobino della Repubblica Napoletana) il paese fu attaccato dalle truppe dell'Esercito Sanfedista rinforzato dagli abitanti di Carbonara di Bari e di Ceglie del Campo (che erano fedeli al Re Ferdinando IV e quindi filoborbonici).
 
In conclusione le truppe sanfediste ebbero la meglio sull'esercito giacobino e la Repubblica Partenopea fu sconfitta. Dopo un breve periodo di restaurazione dei Borbone, nel 1806, per un decennio, si instaurò un governo filonapoleonico prima con Giuseppe Buonaparte e poi con Gioacchino Murat, dopo di che venne restaurato il Regno Borbonico che durò fino alla invasione sabaudo-piemontese del 1860. A seguito della sconfitta dell'esercito del Regno delle Due Sicilie Modugno, dal 1861, fu unito al Regno d'Italia.
 
 
Le origini del toponimo

Il primo documento dove si trova il nome di Modugno risale al maggio 1021. Si tratta di un contratto con il quale un tale Traccoguda "de loco Medunio" dava in prestito otto soldi a Giovanni e Mele di Bitetto, ricevendo in pegno una vigna che si trovava "in ipso loco Medunio".


L'ipotesi maggiormente accreditata sull'origine del nome "Modugno" è quella che lo farebbe derivare da "Medunium", ovvero "in medio", a metà strada tra Bitonto e Bari. Nella centuriazione (divisione dell'agro) romana, il primo nucleo di Modugno doveva, infatti, trovarsi al confine tra l'Ager Butuntinus e l'Ager Varinus.

Un'altra ipotesi sull'etimologia del termine Modugno, è legata al nome della piccola altura dove sorse il primo borgo modugnese: la motta. In questo caso "Metu-genus" o "Mottu-genus" significherebbe "sorto sulla motta". Esiste ancora un'altra ipotesi, ma ritenuta poco affidabile, secondo la quale il nome di Modugno deriverebbe dalla città greca di Medon o da quella di Modon: i colonizzatori greci usavano dare il nome delle proprie città di origine alle nuove colonie. Ma ciò presupporrebbe che l'origine di Modugno sia di molto precedente a quella che si ritiene comunemente.

 

Fonte:http://it.modugnonline.it/2011/11/02/la-storia-di-modugno/

Il sito istituzionale del Comune di Modugno è un progetto realizzato da Parsec 3.26 S.r.l.

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